

La risposta è sicuramente si.
La ragione sta nel fatto che oltre alla qualità, anche l’occhio vuole la sua parte.
Ed è per questo che, se saputo utilizzare, il packaging può diventare un elemento fondamentale per incrementare le vendite dei tuoi prodotti.
Un packaging accattivante è in grado di emergere anche all’interno di uno scaffale pieno di altri prodotti, aumentando le probabilità che venga acquistato.
Oggi più che mai è necessario fare attenzione alla sfera emozionale che è in grado di trasmettere sensazioni precise a chi vuole acquistare un prodotto.
Il packaging è la prima esperienza che il compratore fa riguardo ad un prodotto.
È pertanto di fondamentale importanza conoscere le emozioni e le reazioni che si scatenano nelle persone alla vista della confezione.
Quindi l’obiettivo è quello di catturare l’attenzione del consumatore e convincerlo ad acquistare il tuo prodotto.
Ma come si fa?
Il Neuromaketing ci da senza dubbio una grande mano.
Quest’ultimo non è altro che un insieme di tecniche che sfrutta le metodologie delle neuroscienze per influire sui processi decisionali del compratore.
Vediamo pertanto insieme le caratteristiche che un packaging attraente deve assolutamente possedere e come il Neuromarketing influenza le scelte del consumatore.
I colori suscitano vari tipi di emozione, sono in grado di richiamare l’attenzione e influenzare emotivamente.
Il verde ad esempio, è associato alla natura e al salutare. Ma c’è di più.
Con il colore si possono evocare anche odori e gusti precisi.
Infatti, l’arancione rimanda ad un gusto dolce, un odore forte e speziato.
Il giallo trasmette sensazioni calde e agrumate, il grigio rimanda al gusto salato e l’odore è pungente.
Nel mondo del beverage, il rosso, l’arancione e il giallo sono colori che stimolano vitalità, freschezza, divertimento e saltano subito all’occhio.
Un esempio è l’Aperol.
Il suo packaging e tutta la sua comunicazione sono sempre arancione, rossa e giallo.
Aperol è infatti convivialità, amicizia e spensieratezza.
ll bianco è un colore genuino, pulito e viene spesso associato ad alimenti “light” e bio. Attenzione però! Il colore è anche una questione culturale.
In occidente ad esempio, il blu è il colore dei prodotti per l’igiene della casa e personale. Nei paesi asiatici invece, il blu è usato molto nel mercato dei vini.
La forma ha indubbiamente un’influenza sulle aspettative del prodotto.
Sembra infatti che un packaging spigoloso dia la percezione del gusto più intenso del cibo contenuto in esso.
La confezione triangolare del Toblerone è l’esempio più famoso.
L’emblematica confezione di cartone, oltre ad una sovrastima del gusto dato appunto dalle forme spigolose, diviene un tutt’uno con il prodotto.
Inoltre, stando ad uno studio di Cheskin del 1957, i consumatori sembrerebbero disposti a pagare di più per un gelato in un contenitore cilindrico rispetto allo stesso gelato in un contenitore rettangolare.
Oltre a quella estetica, anche la dimensione tattile ricopre un ruolo fondamentale.
Le caratteristiche tattili vengono implicitamente associate alla marca.
La sensazione di naturalezza di un prodotto ad esempio, viene attivata attraverso recettori delle sensazioni piacevoli, creando aspettative sul prodotto che ne influenzeranno il gradimento.
Un esempio? La Coca Cola. Il colosso, dopo aver rimesso in commercio la vecchia bottiglia con la marca in rilievo, si è visto un aumento delle vendite pari al 12%.
Ancora, da uno studio dell’Università di Milano Bicocca, si è visto che le persone prediligono le superfici lisce rispetto a quelle ruvide.
Insomma, la consistenza è in grado di suscitare determinate idee ed emozioni.
Il tatto coinvolge la persona a 360 gradi.
Avete notato la presenza sempre più costante di confezioni e involucri di carta sugli scaffali dei negozi?
E’ la scelta di molte aziende che negli ultimi anni hanno optato per l’ecosostenbilità.
Perché un’azienda che tiene in considerazione l’ambiente e la sua salvaguardia acquista punti agli occhi dei consumatori.
Ed è per questo che c’è stata una tendenza all’abbandono della plastica a favore di soluzioni alternative.
E’ ovvio quindi che l’approccio “green” porti ad una vittoria su molteplici fronti.
Utilizza packaging dall’aspetto artigianale, compostibile, o perché no, addirittura realizzati con foglie di frutti esotici.
Fai del bene all’ambiente. I tuoi clienti apprezzeranno.
Per concludere, è evidente come quanto detto finora sulla percezione del prodotto sia il risultato delle varie caratteristiche sensoriali.
Il cervello umano risponde ad ognuno di esse.
Se vuoi saperne di più, scrivimi una email a marco@on-web.net.
Marco Baldocchi è nato a Lucca nel 1978, laureato in Comunicazione e Marketing internazionale in Svizzera fonda nel 2005 l’agenzia di comunicazione On Web. Nel 2018 fonda la Marco Baldocchi Group inc. , agenzia specializzata in neuromarketing, a Miami (Florida) e la Emotek Reality ltd. , azienda che si occupa di realtà aumentata ( Miami ). Ricopre il ruolo di Responsabile Nazionale per l’Innovazione Tecnologica per Conflavoro ed è e Responsabile Comunicazione Stati Uniti per il MAIE. Relatore in eventi nazionali ed internazionali in ambito di neuromarketing, docente per realtà tra le quali la 24Ore Business School. Autore di “Neuromarketing per il food” (Flaccovio Editore) e co-autore negli U.S.A. nella pubblicazione “Money Matters Tips vol.2”. Votato dai membri della NMSBA (Neuromarketing Science & Business Association) come 6° miglior speaker nella Neuromarketing Series 2021
Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.
No Comments